Rambla Catalunya. La parte tranquilla della Rambla di Barcellona, senza mimi e senza bancarelle di uccellini. Al centro dell'Eixample. Due file d'alberi e due file di palazzi antichi e solenni, con una spruzzata di modernismo. Negozi e pochi turisti. Il cielo, prima azzurro, si ingrigisce progressivamente.
Un tavolinetto di metallo in un bar decorato di rosso e munito di megaombrelloni bianchi. Al tavolino, un quarantacinquenne di bell'aspetto, capelli radi e occhi azzurri. Abbigliamento casual. Al suo fianco una coetanea abbronzatissima e bruna, con camicia bianca e sgargiante collana di fiori di ceramica colorati di azzurro e verde. Sorrisi. Un bambinetto di sei anni con la faccia paffuta, serio e posato, che poi si apre in un sorriso quando gli si fanno domande o gli si porge un lecca lecca. Interagisce poco con la sorellina di quattro anni seduta al suo fianco, che tranquillamente disegna sorridente sulla tovaglietta di carta, con pose da stella del cinema e un grazioso sorrisetto furbo che le vengono naturali. Capelli scalati al collo, ricciolini, che le si tengono perfettamente in ordine ai dispetto dell'energia e della vivacità dei suoi 4 anni. Pelle scura di sole e occhi chiari, come il papà. Un tatuaggio di cuoricini sul braccino rotondo. La consapevolezza di sé, di donna, già a 4 anni. Un sorriso che ti conquista le si disegna in volto quanto que dici 'Guapa'.
Parlano. Al loro tavolo c'è un'adulta spettatrice che si gode la felicità della famiglia.
La mamma sorridente chiede in catalano 'Que voleu? Amélie, gelat de maduixa? Una bola?'
Il padre dice qualcosa al bambino in una lingua che suola piena di j e di r e ha tutta l'eleganza e l'alterigia del francese. Il bambino risponde in castigliano, serio, mentre gioca con il porta tovaglioli che si trova sul tavolino di metallo. La spettatrice alta e sorridente fa domande al bambino sulle vacanze in francia in un castigliano che suona italiano e ha un'inconfondibile cadenza napoletana. Parlano di progetti futuri e di vacanze passate, dublino, Montreal, sentieri francesi ed eurodisney, Cracovia e la Slovenia. Ridono e sorridono i cinque, quando il cielo si ingrigisce sempre di più e una folata di vento li spinge a rifuggiarsi al chiuso, all'interno della gelateria. È l'inizio del temporale che ha distrutto 30 alberi del centro di Barcellona in pochi minuti. Entrano nel bar sorridenti.
Bye bye, Rambla Catalunya.
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