domenica 31 luglio 2011

aneddoto multiculturale

Rambla Catalunya. La parte tranquilla della Rambla di Barcellona, senza mimi e senza bancarelle di uccellini. Al centro dell'Eixample. Due file d'alberi e due file di palazzi antichi e solenni, con una spruzzata di modernismo. Negozi e pochi turisti. Il cielo, prima azzurro, si ingrigisce progressivamente.

Un tavolinetto di metallo in un bar decorato di rosso e munito di megaombrelloni bianchi. Al tavolino, un quarantacinquenne di bell'aspetto, capelli radi e occhi azzurri. Abbigliamento casual. Al suo fianco una coetanea abbronzatissima e bruna, con camicia bianca e sgargiante collana di fiori di ceramica colorati di azzurro e verde. Sorrisi. Un bambinetto di sei anni con la faccia paffuta, serio e posato, che poi si apre in un sorriso quando gli si fanno domande o gli si porge un lecca lecca. Interagisce poco con la sorellina di quattro anni seduta al suo fianco, che tranquillamente disegna sorridente sulla tovaglietta di carta, con pose da stella del cinema e un grazioso sorrisetto furbo che le vengono naturali. Capelli scalati al collo, ricciolini, che le si tengono perfettamente in ordine ai dispetto dell'energia e della vivacità dei suoi 4 anni. Pelle scura di sole e occhi chiari, come il papà. Un tatuaggio di cuoricini sul braccino rotondo. La consapevolezza di sé, di donna, già a 4 anni. Un sorriso che ti conquista le si disegna in volto quanto que dici 'Guapa'.
Parlano. Al loro tavolo c'è un'adulta spettatrice che si gode la felicità della famiglia.
La mamma sorridente chiede in catalano 'Que voleu? Amélie, gelat de maduixa? Una bola?'
Il padre dice qualcosa al bambino in una lingua che suola piena di j e di r e ha tutta l'eleganza e l'alterigia del francese. Il bambino risponde in castigliano, serio, mentre gioca con il porta tovaglioli che si trova sul tavolino di metallo. La spettatrice alta e sorridente fa domande al bambino sulle vacanze in francia in un castigliano che suona italiano e ha un'inconfondibile cadenza napoletana. Parlano di progetti futuri e di vacanze passate, dublino, Montreal, sentieri francesi ed eurodisney, Cracovia e la Slovenia. Ridono e sorridono i cinque, quando il cielo si ingrigisce sempre di più e una folata di vento li spinge a rifuggiarsi al chiuso, all'interno della gelateria. È l'inizio del temporale che ha distrutto 30 alberi del centro di Barcellona in pochi minuti. Entrano nel bar sorridenti.

Bye bye, Rambla Catalunya.

martedì 19 luglio 2011

cotolette di fagioli

Avevo voglia di un secondo ma non volevo né carne né pesce. Avevo nel freezer una porzione di fagioli che avevo lessato tempo fa.

Ingredienti per quattro cotolette medie
150 g circa di fagioli secchi lessati
Un cipollotto bianco tritato fine
Una zucchina piccola
Semi di sesamo
Sale
Olio d'oliva

Mettete in una ciotola i fagioli ben sciacquati e scolati, la cipolla a pezzettini, un pizzico di sale ed eventualmente del peperoncino. Con il frullatore ad immersione tritate fino ad ottenere una poltiglia. Quindi grattugiate su una grattugia a maglia larga la zucchina, scolatela, quindi aggiungetela alla poltiglia mescolando bene con una forchetta. Fate riposare una mezz'ora in frigo. Passata la mezz'ora, bagnatevi le mani e date la forma a 4 cotolette che passerete una per volta nei semini di sesamo, ce ne vogliono parecchi, 3 o 4 pugnettazzi. Ponetele in una teglia foderata di carta da forno, spruzzate con olio, infornate nel forno preriscaldato a 200 gradi con il grill attivo. In una ventina di minuti saranno cotte, ricordate di girarle a metà cottura. Lasciatele raffreddare un po' prima di mangiarle, altrimenti saranno troppo molli.

domenica 17 luglio 2011

Peperoni gratinati

Una delle mie ricette classiche, adatta a chi vive in un paese mediterraneo in cui i peperoni in estate costano anche 1 euro al chilo. L'ho fatta tante volte, in molte varianti diverse. Oggi beccatevi questa.

Ingredienti
Tre peperoni medio piccoli.
Un cipollotto bianco grande, ma più ne mettete più vengono saporiti. Bisogna regolarsi anche in base alla grandezza dei peperoni. Lo confesso io ne avevo uno solo nel frigo, altrimenti ne avrei messi due.
Olive nere di spagna senza nocciolo, una manciatona, diciamo una ventina. Ma anche qui dipende dal gusto e dalla grandezza dei peperoni.
Cinque acciughe salate sott'olio.
Olio extravergine di oliva.
Sale.
Peperoncino secco a pezzettini.
Un goccio di succo di limone.
Pangrattato a iosa.

Lavate i peperoni, tagliateli in due nel senso della lunghezza, privateli dei semini e della parte bianca, quindi poneteli in una teglia ricoperta di carta da forno.
Su un tagliere tagliate le cipolle e finissime, le olive a rotelline o pezzettini abbastanza piccoli ma non microscopici, lavate le acciughe sotto l'acqua corrente e tagliatele finissimamente. Ponete i tre ingredienti in una ciotolina, aggiungete un cucchiaio di olio d'oliva, un goccio di succo di limone e il peperoncino e mescolate a lungo affinché tutti gli ingredienti si amalgamino e l'acciugae il peperoncino non siano contentrati in un solo punto.
A questo punto salate leggermente la superficie interna dei peperoni e con un cucchiaio posizionate il riepieno nella cavità delle falde, in modo che sia ben distribuito.
Ora mano al pangrattato! Ricoprite i peperoni, irrorate d'olio e mette al forno a 230 gradi per 20 o 30 minuti. Io vi consiglio di lasciare i peperoni un poco croccanti, anche perché se li cuociote troppo si spelleranno sotto il coltello e la forchetta o nella vostra bocca, che è peggio! 

Se siete a dieta  eliminate le olive e fate attenzione alla quantità di olio. Questo piatto è povero di proteine per cui sarebbe meglio mangiarlo come contorno o antipasto che non come secondo. Io lo mangio quando ho voglia di qualcosa con gusto ma che non mi riempia troppo. L'ho mangiato come piatto unico servito con una insalatina. In questo modo tre metà sono sufficienti per riempirvi.

Se non vi piacciono le acciughe o siete vegetariani non mettetele e aggiungete più cipolle. Se le cipolle non le fate a tocchetti ma a rondelle più grandi sentirete di più il sapore della cipolla! Uno spettacolo. In passato li ho fatti riempiendoli di merluzzo o di tofu e anche con le mandorle, sono buoni in tutti i modi.  

sabato 9 luglio 2011

pasta dolce pasta



Nei periodi in cui il mio corpo si arrotonda, controllo la quantità di carboidrati che ingerisco. Per prima cosa non mangio carboidrati la sera, poi cerco di non mangiare carboidrati a pranzo troppe volte a settimana, o non consecutivamente e faccio attenzione a mangiare ogni volta tipi di carboidrati diversi, ovvero non solo pasta ma anche riso e riso integrale, farro, orzo, quinoa, grano saraceno e legumi. Capirete facilmente che non mangio pasta più di una volta alla settimana o ogni dieci giorni. Di solito la mangio nel weekend, perché così non devo portarla in ufficio e riscaldarla nel microonde, il famoso guerriero distruttore della consistenza perfino della migliore pasta di grano duro. Quando finalmente metto sotto i denti la pasta, l'ho desiderata già per qualche giorno e ho passato ore minuti secondi a immaginare il tipo di pasta che voglio e il sugo perfetto.

Oggi il mio appartamento era già afoso quando mi sono svegliata, immaginatevi a ora di pranzo. Avevo voglia di qualcosa di fresco ma la mia mente già da giorni aveva destinato a vittima sacrificale quel pacco di bucatini aperto abbandonato in un armadietto della cucina. I bucatini... uno dei tanti alimenti che odiavo da piccola... e che mia sorella adorava. Adesso li adoro anche io.
Inoltre ieri avevo aperto un barattolo di lupini e ne avevo sgranocchiate un paio di manciate in serata. Ho scoperto che i lupini sono altamente proteici, e hanno proteine migliori di quelle della soia.
I lupini mi piacevano già da piccola, quando me li comprava mio nonno, il nonno con la coppola bianca di lino e i pantaloni di quella specie di tela grigioblu che si portava una volta.

Ho resisitito così alla tentazione di una grande amatriciana e mi sono buttata sul verduroso.

Bucatini alla Annamaria
Ingredienti per una porzione ricca e saziante
65 grammi di bucatini, ovvero 28 pezzi. Sì, li ho contati per voi, nel caso non abbiate la bilancia.
Un cipollotto bianco
Un ciuffetto di prezzemolo
Uno spicchio d'aglio
Mezza zucchina di medie dimensioni
Un quarto di peperone rosso medio
2 manciate di lupini in barattolo, o sotto vuoto
4 nocciole
4 foglie di basilico
Un pezzetto di cetriolo fresco
Una spruzzata di succo di limone
Sale
Olio extravergine di oliva
Una spruzzata di pepe nero

Attrezzi del mestiere usati: wok, coltellaccio, tagliere di legno, cucchiara di legno, varie ed eventuali.


Tagliare a rondelle la cipolla e soffriggerla in un cucchiaio d'olio nel vostro amato wok, a fuoco lento.
Mentre la cipolla soffrigge, lavate e tagliate a listarelle sottili sottili sia la zucchina che il peperone. Appena avete tagliato la zucchina aggiungetela alla cipolla, fatela cuocere 5 minuti, quindi aggiungete il prezzemolo e l'aglio tritati e i peperoni. Girate con il cucchiaio di legno, lasciate cuocere altri 5 minuti. Regolate di sale. Le verdure devono rimanere croccanti, solo la cipolla deve essere ben cotta. Mentre le verdure cuociono, pelate i lupini e sminuzzateli con il coltellaccio, in modo che il trito sia ineguale, con pezzettini più grandi e pezzettini più piccoli. Se ci mettete troppo a eseguire questa operazione, assicuratevi di aver tolto il wok dal fuoco dopo 10 minuti dall'aggiunta delle zucchine. Quando i lupini sono stati aggiunti nel wok, rimettete sulla fiamma per un altro minuto.
Mettete l'acqua sul fuoco, in cui bollirete i bucatini, ricordandovi di aggiungere il sale. Scolate i bucatini uno o due minuti prima del tempo di cottura indicato sulla confezione.
Aggiungete la pasta nel wok, girate bene, accendete il fuoco e fate insaporire un minuto. Intanto triturate le foglie di basilico e le nocciole, aggiungetele alla pasta mescolando. Spegnete il fuoco sotto il wok. Grattuggiate un po' di cetriolo sul wok, girate, spruzzate il pepe, girate di nuovo, quindi spremete un po' di limone sulla pasta. Girate. Fate una foto e servite immediatamente.


venerdì 8 luglio 2011

quella volta che ho fatto le patatine di polenta


Acqua bollente e farina per polenta istantanea, sale e mestolo di legno. Girare, girare e girare, regolare di sale, pioggia di parmiggiano, peperoncino secco sminuzzato. Carta da forno e teglia grande. Stendere la polenta sulla teglia aiutandosi con una paletta, lasciare che la polenta si adagi, prenda la forma, si raffreddi. Tagliare in quadrettini o rettangoli con un tagliapizza o un coltello affilato. Con il pennello ungere di olio tutta la superficie della polenta. Preriscaldare il grill a 220 gradi. Infornare, girare da un lato e dall'altro più volte finché non raggiungono la croccantezza desiderata. Una volta che la polenta è già compatta e un po' croccante, cambiarla di teglia e mettere tutti quadratini in ordine sparso in una teglia più piccola, come ho fatto io nella foto qui sopra, e tenerli sotto il grill ancora per un po', così la doratura sarà più irregolare e diventeranno croccanti anche i pezzetti che erano ai margini del forno. Mangiare e bearsi. Senza tutti gli additivi chimici delle patatine di mais industriali. Evviva.

Riso zucchine e gamberetti

Succede sempre che quando ho tante cose obbligatorie da fare anziché fare quelle finisco a fare cose che normalmente non faccio e che sono facoltative, come scrivere sul blog.
Allora adesso vi scrivo quello che mangerò oggi in pausa pranzo

Ingredienti per una persona panzuta
70 o 80 o 90 grammi di riso integrale, a seconda della capienza del vostro stomaco. Se siete a dieta tenetevi sui 50 g e magari se avete lo stomaco grande aggiungete una mezza zucchina in più per turlupinare l'apparato digerente.
2 zucchine piccole
Una manciata o due di gamberetti sgusciati surgelati
3 cipolline bianche piccole
Prezzemolo fresco, triturato finemente
Una manciata di champignon. Non sono obbligatori, anzi forse è meglio senza, ma io li dovevo consumare.
Sale
Olio extravergine di oliva
Un pizzico di curcuma in polvere
Un pizzico di semi di cumino
Una goccia di vodka. Non avevo il vino bianco, ahimè.

Bollite il riso integrale per una mezz'ora
Tagliate a tocchetti le zucchine e sminuzzate le cipolle e i funghi con il coltellaccio appena affilato con l'affilatore plastico dell'ikea.
Scongelate i gamberetti.
Nel magico wok da 5 euro comprato all'ikea soffrigete un cucchiaio d'olio con le cipolle, poi aggiungete le zucchine, quindi la vodka e le spezie e lasciate rosolare. Se necessario durante la cottura aggiungete un goccio d'acqua.
Dopo una decina di minuti aggiungete i funghi.
Quando il riso è quasi cotto, scolate l'eventuale acqua in eccesso.
Aggiungete i gamberetti al centro del wok spingendo le verudre sui lati. Rosolate un minuto, quindi aggiungete il riso e mescolate.
Lasciate cuocere il tutto altri 5 o 6 o 7 minuti.
Se lo mangiate subito e vi piace il prezzemolo, spruzzate sul piatto un po' di trito di prezzemolo prima di mangiare.

Note - Ad averlo avrei aggiunto un pizzico di zenzero fresco tritato. Dopo la cottura direi. Ma forse ci sta bene anche se aggiunto insieme alle altre spezie. Se lo cucinate, fatemi sapere.

 Buon venerdì a tutti.

mercoledì 6 luglio 2011

Polpette di melanzane e tofu

Sono una patita delle polpette di melanzane, ma io le polpette le voglio sempre fare proteiche, perché mi pare un po' stupido fare tutto il polpettaggio per un contorno. Lo so voi direte "basta che ci metti le uova, e le tue polpette sono proteiche in 5 minuti!" È una verità vera verissima MA, io sono anti-uova. Cioè le uova le mangio ma sono convinta che mangiare più di un uovo alla settimana faccia male alla salute e allora quando me lo mangio il mio ovetto lo voglio fritto o a frittata. È un po' uno spreco metterlo in altri piatti. Inoltre molte volte le verdure mantengono meglio il loro sapore se non sono cucinate con uova.

Ingredienti per 14/15 polpette medio-grandi
300 grammi circa di tofu naturale
3 melanzane medie
foglie di basilico, quante pare a voi
50 grammi almeno di parmigiano grattugiato (mamma! mamma! sono riuscita a scrivere entrambe le parole con una sola G!!! Miracolo!)
Due cucchiai di farina di ceci (potete anche usare un'altra farina, magari integrale)
Due, tre, quattro cucchiai di fiocchi d'avena
Pepe nero
Sale
Pan grattato
Olio extravergine di oliva

Le melanzane vanno lavate, fatte a pezzetti, e cotte. Io le ho cotte a vapore per circa mezz'ora, ma ci sarebbero voluti altri 10 minuti per farle venire ben cotte. Per fare prima le potete bollire. Se sono ben cotte la buccia si spappola di più e le polpette hanno una cosistenza più uniforme. Quando sono cotte, fatele raffreddare (ci vuole un po' di tempo) e schiacciatele con un piatto nello scolapasta, in modo che perdano quanta più acqua è possibile.
Il tofu io l'ho spappolato con le mani, ma vale la stessa cosa che vale per le melanzane. La polpetta non ha una consistenza uniforme e sentite i pezzi di tofu e melanzane "slegati". Pertanto la prossima volta frullerò il tofu prima di unirlo ai tocchetti di melanzane. Quindi, frullate il tofu assieme alle foglie di basilico. Aggiungete le melanzane ben strizzate e poi aggiungete anche gli altri ingredienti (tranne il pangrattato e l'olio). Potete profumare con qualche altra foglia di basilico fatta a pezzettini con le mani.
Più parmigiano aggiungete, più vengono saporite, ma se avete problemi di colesterolo e di linea 50 grammi sono più che sufficienti.
Teoricamente dopo che avete mescolato bene tutti gli ingredienti, preferibilmente con le mani, dovete far riposare il composto ottenuto per una mezz'ora in frigo e dopo formare le polpette e passarle nel pangrattato. Fatele riposare in frigo un'altra mezz'ora. Quindi bagnate con un filo d'olio e infornate a 180 (200 gradi per almeno venti minuti girando almeno una volta le polpette). Usate la funzione grill per la doratura.

Curiosità: mentre stavo lessando le melanzane per preparare queste polpette ho telefonato a mia madre e la prima cosa che mi ha detto è stata "Nia!!! Sto facendo le polpette di melanzane!!!" :-) Telepatia culinaria!

sabato 2 luglio 2011

Insalata fresca di fagioli

Quest'inverno, sulla scia dell'intusiasmo per l'acquisto della pentola a pressione ho comprato un chilo di fagioli che ora aspetta inerme nella mia cucina di essere consumato.

Ingredienti per una persona, come piatto unico

100 grammi circa di alubias pintas, fagioli rossi che assomigliano a questi. Precedentemente lessati in acqua salata.
Una zucchina e mezza, tagliata a tocchetti
Una melanzana piccola, tagliata a tocchetti
Un cipollotto bianco, tagliato a fettine
Un quarto di peperone rosso, tagliato a quadrettini
Tre noccioline a pezzettini
Semi di finocchietto
Olio extra vergine di oliva
Sale

Cuocete a vapor tutte le verdure, aggiungendo il sale. Circa 15 minuti sono sufficienti, ma controllate durante la cottura. Quindi lasciate raffreddare. Quando le verdure sono tiepide potete mescolarle ai fagioli già freddi. Condite con uno o due cucchiai d'olio. Quindi spolverate con il finocchietto e le nocciole tritate. Potete sostituire il finocchietto con qualche foglia di menta, se l'avete a disposizione. Ecco, il pranzo per domani è ora pronto.

La quantità di fagioli dipende da quanto volete che il vostro piatto sia proteico e calorico e da quanti fagioli il vostro corpo riesce a digerire senza spiacevoli effetti collaterali, eh eh. Per un piatto più dietetico eliminate le nocciole.